Dietro un titolo fuorviante si nasconde un intelligente romanzo giallo – attenzione: elevato rischio di dipendenza! – con una storia non improbabile ambientata nella fittizia cittadina emiliana di Valdenza*, raccontata in modo spiritoso, pur toccando temi seri della società italiana e in particolare i rapporti tra uomini e donne. Nel suo primo romanzo giallo, l’autrice si cimenta nei panni del narratore maschile Ricco, nel cui piccolo bar, un’ex-latteria, la gente si ritrova per un caffè al mattino e per festeggiare il dopo il lavoro. È una vita semplice e tranquilla che gli piace e che gli permette di osservare le persone con uno sguardo amorevolmente ironico, compreso se stesso.
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Un omicidio del tutto inatteso
Samstag, 09. März 2024Una montagna, un libro e un cestino
Sonntag, 03. Dezember 2023Basta bere un caffè. Grazie a un caffè, non era certo il primo, nella pasticceria Dorbolò di San Pietro al Natisone, mi sono imbattuto nel libro, di cui erano in vendita alcune copie al banco. E dopo che il Matajur alle spalle di Cividale è diventato la mia montagna sacra, per così dire, perché mi sono commosso quando ho sperimentato per la prima volta l’incredibile vista da lassù, tutt’intorno su tutte le catene di montagne dal Veneto attraverso il Friuli e la Carinzia fino alla Slovenia e attraverso la pianura fino ad Udine ed al mare, ho comprato il libro. Per fortuna! Le vecchie storie raccolte e raccontate da Giuliano Citti, quarantenne alpino e scultore ligneo più indietro nella valle del Natisone, sono die una bellezza semplice; non a caso ha vinto quest’anno il premio letterario „Settembrini“ della Regione Veneto.
(mehr …)I passionauti
Donnerstag, 09. November 2017
Nel libro «I Passionauti» l’autrice romana Antonella Mei ritrae persone molto diverse, ma accomunate dalla passione per il mare. In un Paese, come l’Italia, con quasi 8000 chilometri di costa e conosciuto per le sue innumerevoli spiagge, sembra evidente che possa essere diffusa questa passione. Ma il libro rivela, invece, lo stupore per il fatto che, in Italia, non esista una profonda cultura del mare, o meglio dell’andare per mare.
A questo proposito, occorre ricordare che anticamente i Romani si erano distinti non tanto per i viaggi in alto mare quanto per le navigazioni lungocosta. Furono i Vandali invece che, nel tardo periodo dell’Impero romano d’Occidente, dopo aver conquistato il Nordafrica, iniziarono ad attraversare audacemente il Mediterraneo muovendosi in tutte le direzioni e riuscendo così a depredare numerosi tesori, che furono, poi, in grado di riportare nel loro regno in Africa. Arrivarono a saccheggiare perfino Roma, anche se non la distrussero come sono diffamati da allora.