Nel libro «I Passionauti» l’autrice romana Antonella Mei ritrae persone molto diverse, ma accomunate dalla passione per il mare. In un Paese, come l’Italia, con quasi 8000 chilometri di costa e conosciuto per le sue innumerevoli spiagge, sembra evidente che possa essere diffusa questa passione. Ma il libro rivela, invece, lo stupore per il fatto che, in Italia, non esista una profonda cultura del mare, o meglio dell’andare per mare.
A questo proposito, occorre ricordare che anticamente i Romani si erano distinti non tanto per i viaggi in alto mare quanto per le navigazioni lungocosta. Furono i Vandali invece che, nel tardo periodo dell’Impero romano d’Occidente, dopo aver conquistato il Nordafrica, iniziarono ad attraversare audacemente il Mediterraneo muovendosi in tutte le direzioni e riuscendo così a depredare numerosi tesori, che furono, poi, in grado di riportare nel loro regno in Africa. Arrivarono a saccheggiare perfino Roma, anche se non la distrussero come sono diffamati da allora.